Perché mai un uomo dovrebbe essere femminista?
Ultimamente c’è stato un gran parlare di femminismo, antifemminismo, machismo, maschilismo, sessismo… un sacco di -ismi.
Principalmente isterismi, principalmente maschili, anche se una fetta di pubblico feminile sembra fare del proprio meglio per eliminare il confronto pacifico che – a mio parere- è quello che porta alla maggior parte dei cambiamenti in meglio nella società. Per questo movimenti d’opinione come #notallmen e #womenagainstfeminism prendono piede così facilmente, per colpa di una minoranza casinista che fa sfigurare il lavoro di tanti altri.
Mi preme sottolineare che io mi reputo, a tutti gli effetti, femminista. Ho delle ottime ragioni personali, e delle ottime ragioni esterne. Un’amica ha fatto una lista che le riassume piuttosto bene, e mi ha dato il permesso di utilizzarla. In corsivo, delle aggiunte mie.
Perché, se sei un imprenditore, non prendere in considerazione il 50% della popolazione in cui potresti trovare i ‘talenti’, non è una scelta furba.
Perché, se la metà della popolazione non può lavorare, il 50% delle risorse umane rimane inutilizzato.
Perché si è visto sperimentalmente che la diversità porta ad un valore aggiunto nelle aziende, e quindi più innovazione ed infine più soldi.
Perché un padre che decide di occuparsi a tempo pieno dei propri figli non debba sentirsi definire ‘fancazzista’ o ‘sfigato’.
Perché i bambini vogliono che anche il padre si occupi di loro.
Perché avere tutto il reddito della famiglia sulle spalle, senza poterne condividere il peso, è stressante e difficoltoso.
Perché stare con una donna intelligente, istruita e che ha qualcosa da raccontare di interessante la sera, è più divertente e stimolante.
Perché una donna soddisfatta è più felice, allegra, indipendente e piena di energia, anche dal punto di vista sessuale.
Perché fare le torte è divertente.
Perché quella tipa figa che ha voglia di divertirsi quanto te, te la darebbe con più serenità se poi non rischiasse di venir etichettata come troia (magari anche da te).
Perché forse farebbe lei il primo passo, se non rischiasse di venir etichettata come troia (magari anche da te).
Perché non avresti problemi a chiederglielo, se la tua dignità di uomo non dipendesse dalla sua risposta.
Perché nelle università si laureano sempre più donne, in tutti i campi e con voti molto alti, e sono soldi pubblici che vengono buttati al vento nel momento in cui queste ragazze vengono sotto-impiegate.
Perché, secondo il pensiero maschilista, il tuo ruolo in casa è quello di portare i soldi e fare sesso. Il maschilismo ti riduce ad un qualcosa a metà tra un animale ed una saccoccia di sperma e banconote.
Perché una donna con un reddito pari o più alto del tuo è più invogliata a farti regali senza sentirsi in colpa.
Perché diminuisci il rischio che la tua ragazza, tua sorella, tua moglie o tua figlia si trovino di fronte a richieste sessuali sul lavoro.
Perché diminuisci il rischio che la tua ragazza, tua sorella, tua moglie o tua figlia vengano stuprate per strada.
Perché diminuisci il rischio che la tua ragazza, tua sorella, tua moglie o tua figlia entrino in depressione, o si ammalino di disturbi psichici e psicosomatici, perchè si sentono intrappolate e svilite dalla società.
Perché anche gli uomini possano piangere.
Perché anche gli uomini possano amare dolcemente.
Perché anche gli uomini possano farsi corteggiare e conquistare.
Perché una ragazza che ti vede per strada e ti trova carino, possa sentirsi a proprio agio nell’offrirti un caffè.
Perché anche gli uomini possano vedere film romantici senza sentirsi dare delle femminucce.
Perché è bello ricevere una rosa ed una poesia.
Ed anche il cioccolato non è male.
-Grazie a Selene Allevi-
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